Il fondo Antonio Landolfi, donato dalla famiglia alla Fondazione Giuseppe Di Vagno, si presenta come uno strumento fondamentale per approfondire e conoscere l'attività politica ed istituzionale del senatore socialista. L'archivio non si limita ad offrire elementi e spunti di studio sull'impegno che Landolfi ha nella sua vita profuso per il PSI, ma testimonia un approccio alla politica fatto di competenza e analisi critica dei temi, tutto ben testimoniato dalle sue carte. La documentazione che va a comporre il fondo è perlopiù materiale di lavoro, bozze di scrittura, articoli pubblicati e non, che ben rappresentano quell'approccio consapevole ai temi e alla dialettica politica, fatto di studio e competenza.
Seppur la documentazione prodotta durante il suo impegno negli organismi nazionali del PSI non sia esaustiva e non permetta di dar conto dell'azione politica svolta da Landolfi nel campo socialista, ciò che rimane a noi denota sicuramente la sua chiara appartenenza alla corrente manciniana, un legame che segnerà tutto il suo percorso politico e che rimarrà ben saldo anche nell'impegno che metterà nel dirigere la Fondazione Giacomo Mancini. Proprio i dibattiti e la vita interna al partito sono il cuore della vasta rassegna stampa conservata, materiale prezioso per due motivi, sia per le informazioni in esso contenute, sia per l'attenzione e la cura che emerge nell'osservare la conservazione di queste carte da parte di Landolfi. Emerge dall'analisi della sedimentazione della documentazione un'attenzione alla testimonianza del proprio agire nelle istituzioni e nel partito, provando a conservare ciò che lascia traccia dell'impegno e delle posizioni prese su molteplici temi. Attraverso articoli e ritagli è possibile leggere dichiarazioni rilasciate alla stampa, interviste concesse, ma anche pezzi pubblicati nei quali non c'è il diretto intervento di Landolfi, ma conservati perché incentrati su tematiche vicine e meritorie di studio. E' possibile seguire tra le pagine de L'Avanti! l'evolversi del PSI ed il posizionamento all'interno della dialettica politica e parlamentare, tutto dettagliato dai diversi punti di vista interni al mondo socialista. Questioni nodali nell'impegni di Landolfi emergono dalla raccolta di articoli a stampa, tra cui anche la battaglia per il divorzio portata avanti dentro e fuori il PSI insieme ai leader radicali.
Per poter al meglio conoscere Landolfi e studiarne il pensiero oltre che l'attività politica, risultano di estremo valore sia gli articoli, saggi e studi pubblicati su quotidiani, periodici e riviste, sia le bozze di scrittura, dalle quali si possono ben notare tematiche d'interesse e modalità di approfondimento critico delle materie affrontate. Uno spoglio puntuale del materiale edito conservato nel fondo ha permesso di dettagliare al meglio il costante contributo all'arricchimento del panorama di scritti sulla storia socialista, sull'antifascismo e la vita politica del secondo dopoguerra. Inoltre, attraverso queste carte, si possono seguire gli studi condotti sulle tematiche di primo interesse di Landolfi, ad esempio la politica economica, da lui seguite nel dipartimento ad hoc del PSI e poi divenute anche oggetto dei corsi universitari di cui è stato docente. L'attenzione per vertenze nazionali quali quelle che hanno investito l'industria chimica e società quali la Montedison è rintracciabile e la si può cogliere sia dagli scritti, sia dalla conservazione attenta e puntuale di stampa e articoli. Non saranno difficili da notare, per uno studioso attento, i molteplici interessi che Landolfi ha coltivato sin da giovane: dallo studio delle economie asiatiche (che porteranno alla stesura di vari pubblicazioni tra cui Giappone: analisi di una società Industriale del 1969), all'attenzione per figure del panorama socialista e antifascista. La conoscenza acquisita negli anni sia della storia del PSI, sia del panorama politico italiano tutto, ha permesso a Landolfi di dettagliare, attraverso scritti e studi, vicende a lui contemporanee e non, offrendo un punto di vista consapevole.
Risulta chiara, attraverso le carte, la stima e l'attenzione di cui godeva Landolfi nel panorama accademico, politico e sindacale: i numerosi inviti a conferenze, dibattiti e seminari ai quali partecipa come relatore o moderatore ben chiariscono quanto fosse valutato il suo contributo intellettuale. Questo materiale, arricchito dove conservato, dalle bozze di intervento o dalla stesura degli atti, si somma alle informazioni che si offrono alla ricerca sulla figura di Landolfi attraverso il suo archivio. Di pari interesse, seppur poco documentata attraverso le carte, è la sua carriera accademica, di cui rimangono esigue tracce e che andrebbe maggiormente valorizzata e studiata, attraverso gli archivi delle università e fonti collaterali.
Studioso, politico, accademico, grazie a tutto questo portato e all'impegno di una vita Landolfi arrivò a guidare due fondazioni: la Fondazione Giacomo Mancini e la Fondazione Città di Cosenza. Sicuramente la direzione della prima e la presidenza della seconda non vengono rese, attraverso la documentazione conservata, in modo esaustivo, ma rimane traccia delle attività e dell'impegno profuso per entrambe. Da segnalare la presenza della progettualità avviata dalla Fondazione Mancini per l'adesione al progetto "Archivi online" del Senato, elemento da non sottovalutare e che denota un'attenzione e una cura da parte della fondazione e di Landolfi stesso al patrimonio archivistico.
La fortuna editoriale che negli anni ha accompagnato Antonio Landolfi è un altro nodo e spunto di studio che trova spazio tra la documentazione d'archivio. La conservazione di articoli di stampa in merito alle diverse pubblicazioni fatte nel corso della sua vita, ci restituisce l'attenzione del giornalismo e del mondo politico alla voce e alla penna di Landolfi. Le relazioni costruite nel corso della sua vita ed i rapporti creati sia grazie all'impegno da senatore, sia nel relazionarsi con il panorama politico e accademico, non trovano un'esaustiva rappresentazione attraverso la corrispondenza a noi arrivata, sicuramente esigua rispetto a quella ricevuta ed inviata. Lo stesso vale per il materiale fotografico volto, nella sua quasi totalità, a documentare iniziative, congressi e momenti collegiali del PSI.
Per quanto espresso perciò, le carte ordinate nel fondo Antonio Landolfi rappresentano un punto di partenza, lo strumento indispensabile per l'avvio di uno studio sulla sua figura e sul ruolo avuto nel PSI. Di particolare rilievo e meritevole di un apposito approfondimento è l'attenzione con cui Landolfi seguì il caso del rapimento prima e dell'omicidio dopo di Aldo Moro. Il punto di vista socialista su quei fatti, il ruolo di Craxi e il caso Metropoli/Cerpet in cui Landolfi risulta essere tra i diretti interessati, è si testimoniato all'interno delle carte d'archivio ma meritorio di maggiore studio, partendo proprio dal bacino informativo offerto dal fondo.
Consistenza rilevata
Consistenza (testo libero)
124 fascicoli e 36 stampe fotografiche (condizionati in 8 scatole)
Storia istituzionale/Biografia
Antonio Landolfi (Napoli, 10 novembre 1930 - Roma, 26 febbraio 2011) si avvicina sin da giovanissimo all'impegno politico nelle fila del Partito comunista italiano, contribuendo attivamente alla resistenza come staffetta partigiana. La sua militanza nel PCI però si conclude presto per dedicare il suo impegno nelle file socialiste. Aderente alla corrente manciniana, Landolfi seguirà Giacomo Mancini rappresentando all'interno del PSI una voce autorevole, arrivando a guidare il Dipartimento Economia del partito. Eletto nel giugno 1979 senatore per il PSI nel collegio Sora-Cassino, si occupa di lavoro, bilancio e previdenza dedicandosi a questi temi nelle commissioni preposte. Sarà inoltre membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Nel 1983 non si ripresenta alle elezioni politiche.
Professore universitario e ricercatore, Landolfi ha prestato servizio presso la LUISS, l'Università degli studi dell'Aquila, l'Università degli studi di Roma La Sapienza e l'Università Guglielmo Marconi. Autore di numerosi saggi sulla storia del socialismo e sulle politiche economiche nazionali ed internazionali, Landolfi è stato direttore della rivista «Mondo Operaio» e ha fondato l'agenzia stampa «FuoriTutto».
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato donato dalla vedova Adriana Martinelli (anche per conto delle figlie Flavia e Laura Landolfi) alla Fondazione Giuseppe Di Vagno con atto del 28 gennaio 2020.
Strumenti di ricerca
Inventario di Flavio Conia con la direzione scientifica di Leonardo Musci (2021). L'intervento è stato realizzato grazie a un finanziamento della Direzione generale archivi a valere sul capitolo 3121 per gli archivi politici e sindacali previsto dalla l. 205/2017 (Finanziaria 2018), art. 1, comma 342.
Criteri di ordinamento
Le carte, prima dell'intervento archivistico messo in essere nel 2021, risultavano essere conservate in buste e parzialmente fascicolate. Pervenute senza un elenco di consistenza e uno strumento che ne dettagliasse il contenuto, per conoscerne al meglio la natura, i luoghi e contesti di produzione e gli estremi cronologici, è stato indispensabile uno studio a tutto tondo della documentazione.
Individuati nuclei omogenei, tipologie documentarie e ambiti di produzione nelle numerose attività portate avanti da Landolfi, si è voluta dar primaria importanza alle carte prodotte nell'impegno politico per e all'interno del PSI, andando a costituire una prima serie che potesse offrire a ricercatori e studiosi elementi utili a conoscerne l'agire politico. Seguendo un ordinamento cronologico, i fascicoli ben rappresentano l'impegno negli organismi di partito, l'attività sui territori, le campagne elettorali e l'impegno da senatore della Repubblica. La rassegna stampa, presente nella prima serie, è stata ordinata creando fascicoli annuali, stesso criterio tenuto per la produzione editoriale e giornalistica di Landolfi, che trova spazio nella seconda serie. Sarà pertanto possibile seguire il suo pensiero nell'evolversi degli anni e conoscere l'approccio alle vicende politiche che si sono succedute e sulle quali Landolfi ha offerto il suo contribuito scritto. La seconda serie consta anche di materiale inedito, conservato dal soggetto produttore e consultabile attraverso l'indicazione dei titoli dei singoli contributi. La terza serie, articolata in tre sottoserie vuole dar conto sia del Landolfi accademico, sia del suo impegno nella Fondazione Giacomo Mancini e nella Fondazione Città di Cosenza. La seconda sottoserie, "Impegno universitario", si compone di fascicoli dedicati ai corsi universitari portati avanti negli atenei in cui ha prestato servizio, come nella prima si è voluta impostare la fascicolazione destinandone ognuno ad un convegno, un dibattito o un seminario di cui si aveva materiale. La serie quarta e la serie quinta, in coda alla struttura costruita per l'archivio, hanno permesso la raccolta di due tipologie documentarie esigue per numeri, ma di fondamentale importanza a livello contenutistico, volte a dare completezza al fondo.
Criteri di descrizione
La descrizione delle carte ha seguito due ordini di criteri a secondo della tipologia documentaria analizzata. Per la documentazione afferente alla prima serie si è descritto il contenuto contestualizzando le carte e sommariamente indicandone il contenuto, i luoghi e l'ambito di produzione. Per la rassegna stampa afferente alla prima serie, suddivisa in fascicoli annuali, si è ritenuto utile dare un quadro generale delle materie oggetto degli articoli conservati, dando conto delle principali questioni oggetto di studio o interesse di Landolfi. Per quanto riguarda la produzione propria di articoli e saggi, conservata nella seconda serie, per il materiale edito si è ritenuto utile indicare, sempre con una suddivisione in fascicoli annuali, titolo del contributo, testata e anno di pubblicazione. Per il materiale inedito, bozze e appunti di scrittura è stato riportato il titolo del testo e, quando questo non fosse presente, l'inicipit.
La corrispondenza, ordinata cronologicamente all'interno di un unico fascicolo, è stata descritta restituendo i nomi dei corrispondenti. Per il materiale fotografico, anch'esso ordinato in un unico fascicolo, è stato indicato evento, luogo e data di quegli scatti che sono stati indetificati e da cui è stato possibile trarre informazioni utili alla descrizione.
Struttura
Il fondo si compone di cinque serie e nove sottoserie così articolate:
Serie 1) Impegno politico - istituzionale -
- sottoserie 1) L'impegno nel PSI
- sottoserie 2) Rassegna stampa
Serie 2) Scritti, studi, pubblicazioni
- sottoserie 1) Articoli e saggi
- sottoserie 2) Bozze e lavori preparatori
- sottoserie 3) Landolfi scrittore
Serie 3) Università, convegni e ricerche
- sottoserie. 1) Convegni e iniziative
- sottoserie 2) Impegno universitario
- sottoserie 3) Impegno nelle fondazioni cosentine
- sottoserie 4) Miscellanea
Serie 4) Corrispondenza
Serie 5) Fotografie
Consultabilità
Libera nei limiti di quanto disposto dal Codice per i beni culturali e del paesaggio (art. 127) e dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Bibliografia
Bibliografia principale di Antonio Landolfi: La congestione nella Germania Occidentale, Torino, 1959 Il Partito socialista: oggi e domani, introduzione di Giorgio Galli, Milano, Azione comune, 1963 La ricostituzione del Partito socialista nel dopoguerra (1944-1946), estr. da «Storia e politica», 3(1964), n. 2. Il socialismo italiano: strutture, comportamenti, valori, Roma, Lerici, 1968 Giappone, analisi di una società industriale, Roma, Lerici, 1969 Lo Stato, la Cassa, il Mezzogiorno, la crisi dell'intervento pubblico nel Sud, Roma, Savelli, 1974 Teoria economica e società industriale, Palermo, Palumbo, 1979 La sinistra nel labirinto, Cosenza, Lerici, [1980] I monetaristi, [Cosenza], Lerici, 1983 Il partito socialista in Parlamento, 1882-1987, [Roma], Edizioni dei Gruppi Parlamentari Socialisti, 1987 Il socialismo meridionale, dalle origini agli anni '80, Napoli, Interditoria, 1988 La stampa socialista: i quarant'anni di Mondoperaio, a cura di Mario Baccianini e Antonio Landolfi, Roma, Partito socialista italiano, 1988? Storia del PSI, cento anni di socialismo in Italia da Filippo Turati a Bettino Craxi, Milano, SugarCo, 1990 Il socialismo, per uscire dalla catastrofe, il crollo, lo scandalo, il domani, premessa di Pierre Carniti, Roma, Edizioni associate, 1993 Compagni di viaggio, storia degli Indipendenti di sinistra da Milazzo a Romano Prodi, Vibo Valentia, Mapograf, 1996 Partecipazione proprietaria, Roma, Dino, 1997 Il gladio rosso di Dio, storia dei cattolici comunisti, Formello, SEAM, 1998 Il garantismo dei socialisti: 1874-1999, Roma, Neos editore, [200-?] L'Europa dei socialisti, da Garibaldi all'Unione europea, Catanzaro Lido, Ursini, 2002 Global si global no, la quarta guerra mondiale, [S.l.], Fondazione Ignazio Silone, 2004 Giacomo Mancini, biografia politica, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008 Il socialista con gli occhiali, scritti per un'autobiografia politica di Antonio Landolfi, a cura di Adriana Martinelli, Laura Landolfi, Flavia Landolfi; prefazione di Luciano Pellicani, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2016
Michele Drosi, Antonio Landolfi, socialista laico, liberale, libertario, garantista, prefazione di Gianvito Mastroleo, Soveria Mannelli, Rubettino, 2021.