Canio Musacchio

Tipologia Fondo
Data cronica
post 1871-1980

Tipologia

Fondo

Contenuto

Il fondo si caratterizza per la presenza di un consistente numero di quaderni di appunti scolastici suoi e di altri studenti, che, per la parte relativa alle lezioni di alcuni insegnamenti seguite all'Università di Roma (1885-1890), assumono la veste di vere e proprie, rare, dispense. Oltre a questo è notevole la raccolta di alcune annate o pezzi isolati di una quarantina di testate, principalmente di giornali socialisti o sindacalisti fra fine Ottocento e anni Venti. Il materiale a stampa data oltre la morte di Musacchio e la sua conservazione è pertanto in parte attribuibile a suoi famigliari.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
45 quaderni, 49 testate di periodici in raccolte saltuarie, 7 opuscoli a stampa, 2 volumi, 1 fascicolo.

Storia istituzionale/Biografia

Canio Musacchio nacque a Gravina il 5 luglio 1866 da famiglia agiata. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nella città natale, e quelli liceali ad Altamura, si trasferì a Roma ove si laureò in giurisprudenza nel 1890. Maturato il convincimento socialista sui testi marxiani anche grazie alla lezione di Antonio Labriola, fondò la sezione del PSI di Gravina e in seguito quelle di diversi paesi della Puglia e della Basilicata. Fu fondatore della Federazione socialista pugliese e l'artefice, nella provincia di Bari, del movimento delle leghe di resistenza. Partecipò nel settembre del 1897 a Bologna, quale rappresentante dei socialisti di Puglia e Basilicata, al V Congresso nazionale del PSI. Nel 1901, sempre a Bologna, durante il congresso costitutivo della Federterra, venne eletto nel comitato centrale della Federazione, quale unico rappresentante dei lavoratori agricoli pugliesi. Fu fondatore e segretario della Camera del lavoro di Bari fino al 1902, quando fu eletto primo sindaco popolare di Gravina e consigliere provinciale, cariche nelle quali si impegnò allo strenuo contro i privilegi secolari degli agrari. Fu sindaco solo per un anno. Per la sua attività politico-sindacale, fu processato, condannato e subì il carcere duro. Debilitato nel corpo da queste esperienze, morì il 15 novembre 1909 a soli 43 anni. Due anni dopo la sua morte il fratello Giuseppe riconquistò il Comune a capo di una amministrazione socialista che durò ininterrottamente fino al 1920.

Modalità di acquisizione

Donazione alla Fondazione Giuseppe Di Vagno da parte della famiglia.

Strumenti di ricerca

Inventario a cura di Pasqua Vita Latrofa e Leonardo Musci (2018). L'intervento è stato realizzato nell'ambito di un finanziamento erogato dalla Direzione generale archivi a valere sul fondo previsto dalla l. 205/2017 (Finanziaria 2018), art. 1, comma 342.

Consultabilità

Libera nei limiti di quanto disposto dal Codice per i beni culturali e del paesaggio (art. 127) e dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.

Fonti collegate

Lettere di Canio Musacchio a Giovanni Colella (1907-1909) si trovano nel fondo Colella, serie Corrispondenza, nn. 63, 67, 81, 83 e 87.

Persona

Famiglia

Ente