Attività dirigenziale per gli invalidi civili

Tipologia Serie
Data cronica
1960-1970

Tipologia

Serie

Contenuto

Il 24 gennaio 1961 Laforgia riceve l'incarico di presidente provinciale della LANMIC (Libera associazione nazionale mutilati e invalidi civili). In poco tempo risana la situazione debitoria che ha ereditato, visita i comuni per cercare nuove iscrizioni e per conoscere la situazione della categoria che era senza alcuna assistenza e senza alcun riconoscimento, incontra gli amministratori locali per metterli difronte alle loro responsabilità.
Il 10 maggio 1961 convoglia a Roma circa 800 invalidi per la manifestazione della "Marcia del dolore".
Il 19 marzo 1962 apre i lavori del 1° convegno regionale dell'associazione che si è svolto a Bari presso il teatro Piccinni. Il convegno si chiude con un impegno di speranza e di fede nell'azione del governo per l'attuazione delle norme costituzionali.
All'indomani del convegno, il 18 maggio viene esonerato dall'incarico con l'accusa di aver politicizzato l'associazione. Deciso a proseguire il suo impegno per gli invalidi, mentre a livello nazionale si decide di unificare l'ANMC (Associazione nazionale mutilati civili) e la LANMIC (Libera associazione nazionale mutilati e invalidi civili), con atto indipendente Laforgia nel 1962 costituisce e dirige a Bari l'UMIC (Unione mutilati e invalidi civili) con l'intento di risolvere i numerosi problemi degli invalidi civili della provincia di Bari e della Puglia. In poco tempo vengono aperte sezioni ad Andria, Gravina, Monopoli, Toritto, Grumo, Corato, Barletta, Santeramo, Sannicandro, Bitonto, Palo, Trani e organizzate assemblee straordinarie di invalidi e mutilati civili. All'organizzazione barese giungono le adesioni di personalità della cultura, di molti parlamentari della circoscrizione Bari-Foggia, nonchè l'impegno delle segreterie politiche del PSI e del PRI ad appoggiare nelle amministrazioni comunali e provinciali e presso il governo le diverse richieste (i senatori Nicola Angelini, Giuseppe Papalia e Angelo Masciale, i consiglieri provinciali Francesco Paolo Conenna, Nicola Porcelli e Vincenzo Bisceglia, le onorevoli Anna Matera e Ada Del Vecchio, il senatore Araldo Di Crollalanza, il presidente dell'amministrazione provinciale di Bari Matteo Fantasia, il sindaco di Bari Vitantonio Lozupone, gli onorevoli Stefano Lenoci e Vito Scarongella, il preside della facoltà di Lettere dell'Università Mario Sansone, il prof. Nicola Damiani, il vice presidente dell'amministrazione provinciale Lelio Barbiera, il vice sindaco di Molfetta Beniamino Finocchiaro, l'architetto Vittorio Chiaia, il vice sindaco di Bari Rino Formica). Le richieste di adesioni all'UMIC aumentano e provengono anche da centri di altre province pugliesi, in primis Foggia.
Negli anni a seguire Laforgia lavora per creare maggiore solidità a livello nazionale cercando intese e collaborazioni con altre associazioni di settore (in particolare l'ANIEP, associazione nazionale tra invalidi esiti di poliomielite), sostenendo discussioni parlamentari per proposte di legge e iniziative a livello di amministrazione locale. In particolare il 7 aprile 1966 entra a far parte di una commissione nazionale invalidi civili per lo studio dei problemi della categoria costituita dalla direzione del partito socialista italiano. 
Nel luglio 1967 a Roma viene costituita la FIMIC (Federazione italiana mutilati ed invalidi civili), in contrapposizione alla LANMIC, sottoposta dalla procura della Repubblica ad una inchiesta per irregolarità amministrative connesse ai danni dei lavoratori invalidi che da anni aspettavano la collocazione al lavoro. L'11 luglio Laforgia viene nominato vice presidente del comitato centrale della federazione. Nell'ottobre l'UMIC decide di aderire alla FIMIC, le relative sezioni comunali vengono trasferite e vengono assegnati i delegati. Man mano vengono avanzate richieste di adesioni anche da altre provincie pugliesi. Per diffondere idee e notizie a dicembre viene pubblicata la testa giornalistica dal titolo "La tribuna dell'invalido civile". A livello locale, con lo stesso nome, esce il notiziario della FIMIC pugliese con l'intento di diffondere informazioni e promuovere campagne di tesseramento. Laforgia riceve comunicazioni di aperture di sedi anche nelle altre provincie italiane e lui si adopera per creare contatti con associazioni consorelle estere scrivendo a Copenaghen, Parigi, Helsinki. 
Il 16 marzo 1968 il presidente della sezione Massa del partito socialista, nonchè presidente onorario della federazione, Giorgio Veronesi esprime una valutazione negativa sull'andamento della gestione della federazione dal punto di vista direzionale; contemporaneamente emergono problemi economici dettati soprattutto dalla gestione poco trasparente del presidente Conticini, difficoltà nel portare avanti la pubblicazione del giornale, sul quale fino ad allora erano state convogliate energie, impegno per la diffusione e per un ritorno economico. Nel 1969 la segreteria decide di chiudere la federazione e Laforgia, per evitare di disperdere tutto il lavoro svolto sino ad allora, si mette in moto e cerca contatti con i responsabili  della UIL per porre nuovamente l'attenzione sugli invalidi civili, dopo che il partito non ha trovato soluzioni alternative alla chiusura.

Consistenza rilevata

Tipologia
fascicolo/i
Quantità
3