Tipologia
- Fondo
Contenuto
- Il fondo contiene materiale proveniente dal padre Nicola (un registro del Circolo socialista rivoluzionario "Filippo Corridoni" di Milano nel quale aveva iniziato la sua militanza politica e una raccolta fotografica databile fra 1922 e 1940) e carte di Aldo attinenti la sua milizia nel Movimento sociale italiano fra le quali spiccano quelle relative al Comitato per le onoranze di Araldo Di Crollalanza.
Consistenza rilevata
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Consistenza (testo libero)
- 1 registro, 30 fascicoli (comprendenti anche 114 positivi fotografici), serie fotografica di 118 positivi, 3 documenti diversi
Storia istituzionale/Biografia
- Aldo Baldi nacque a Bari il 22 gennaio 1924. Il padre Nicola, già socialista rivoluzionario, fu uno dei fascisti più attivi nel PNF barese e, dopo la guerra, fu tra i fondatori del Movimento sociale italiano a Bari.
Baldi è stato un imprenditore commerciale e industriale del settore dei mobili. Sposato con Valeria Malcangi, docente di materie giuridiche ed economiche. La figlia, Alessandra, è avvocato. Socio del circolo Vela, è stato tra i fondatori a Bari del Lyon’s Club.
La politica lo vede impegnato dal 1947, seppure con qualche pausa. Fondò a Bari il Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori, al quale aderirono in larga parte giovani universitari. Svolse rilevante attività come presidente dell’Associazione universitaria dell’Ateneo barese e come dirigente del Centro sportivo universitario sino al conseguimento della laurea in Scienze politiche.
Ma si iscrisse al Movimento sociale italiano solo nel 1974.
Nel 1985 fu eletto contemporaneamente consigliere circoscrizionale, comunale e provinciale di Bari, optando per il ruolo di consigliere provinciale. Nel 1989 ricoprì l’incarico di capogruppo del MSI-DN nel Consiglio provinciale, dopo Ernesto Maggi (capogruppo già dal 1985). Nel 1993 fu nominato segretario provinciale vicario della Federazione provinciale di Bari "On. Antonio Messeni Nemagna" del MSI-DN.
Nel 1995 fu candidato alla Regione Puglia nel partito di Alleanza nazionale.
Il 3 aprile 1989 divenne presidente del “Comitato promotore per le onoranze di Araldo di Crollalanza”, un incarico che mantenne con costante impegno fino al 2013 (alle soglie dei 90 anni) quando fu sostituito dall’avv. Michele Mirizzi. “Per onorare Di Crollalanza mi sono candidato e diventato presidente della Circoscrizione” dichiarò egli stesso.
A Baldi, presidente della circoscrizione Madonnella, si deve l’iniziativa patriottica di intitolare al podestà e ministro barese un tratto centrale del lungomare umbertino di Bari e di fargli dedicare il busto che campeggia in piazza Eroi del mare. Il Comitato si costituì formalmente al fine di realizzare “tutti i passi necessari per un programma di celebrazioni che possa costituire una consacrazione della città di Bari alla memoria del suo artefice moderno”. Vide tra i suoi fondatori, vari esponenti della società civile: il deputato Olindo De Donno, gli avvocati Francesco Silvestri, Giandomenico Blasucci e Franco Monterisi, l'ingegnere Antonio Sabatino, i consiglieri provinciali di Bari Lucio Marengo e Aldo Baldi, oltre a Cesare Rodi, Michele Frate (nipote del Di Crollalanza), Nicola Pintucci, Renato Chieppa, Felice Limongelli, Attilio Chieppa, Eugenio D’Itollo.
Gli ostacoli per l’erezione del monumento, costato 18 milioni di lire, non furono pochi. “Il comitato è nato nel 1989 – dichiara Baldi in un articolo pubblicato su “Barisera” del 20 gennaio 2001 – e già nel '91 abbiamo pensato di erigere un busto in onore di Don Araldo, ma le amministrazioni comunali non ci hanno agevolato. Dal 1991 al 1995 si sono avvicendati cinque o sei sindaci, e la nostra petizione è rimasta lettera morta”. Anche con l’avvento del centrodestra alla guida della città di Bari le cose non cambiarono: lungaggini burocratiche e varie difficoltà fino al non concesso parere della Circoscrizione. Solo nel 1999, il parere favorevole fu concesso dal Consiglio comunale, in sostituzione di quello della Circoscrizione e Baldi con tenacia riuscì a risolvere anche il problema di far spostare un’edicola che, nel frattempo, era stata costruita proprio nello stesso punto.
Sul palco all’inaugurazione il 20 gennaio del 2001 c’erano Gianfranco Fini, Assunta Almirante, Angiola Filipponio Tatarella e tra gli altri, Alexander Wiesel, presidente dell’Associazione Israele-Italia.
Il monumento ovviamente divise l’opinione pubblica, i politici, gli intellettuali. Polemiche che si riscontrano nelle numerose lettere che Baldi scrisse in risposta ai tanti articoli pubblicati sulla questione. Dell'impegno e della determinazione di Baldi e del Comitato dà atto anche la famiglia del Di Crollalanza così come si evince da due lettere della vedova, Zina Crollalanza Roncarolo, inviate a Baldi e conservate nel suo archivio.
Aldo Baldi è morto a Bari il 17 febbraio 2019.
Storia archivistica
- Il fondo Aldo Baldi è stato dichiarato di "interesse storico particolarmente importante" dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia con atto del 13 febbraio 2020, prot. 453/P.
Modalità di acquisizione
- Il fondo è stato donato nel 2019 dalla famiglia Baldi alla Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano.
Strumenti di ricerca
- Inventario di Elisabetta Bruno e Leonardo Musci (2022).
L'intervento è stato realizzato grazie a un finanziamento della Direzione generale archivi a valere sul capitolo 3121 (anno 2022) per gli archivi politici e sindacali previsto dalla l. 205/2017 (Finanziaria 2018), art. 1, c. 342.
Criteri di ordinamento
- Il primo intervento è consistito in una ricognizione di tutto il materiale per comprendere meglio la modalità di lavoro di Baldi e i criteri che adottava nell’archiviazione delle carte. Dopo la ricognizione è stata effettuata una schedatura di tutta la documentazione, con rispetto delle (poche) collocazioni originali per non perdere eventuali nessi non immediatamente apparenti.
Si è proceduto pertanto all’analisi accurata di ogni unità archivistica, al fine di verificarne gli estremi cronologici e l’effettiva rispondenza del contenuto della stessa con le indicazioni riportate sulla copertina del fascicolo; contestualmente si è proceduto a una disamina del materiale documentario sciolto al fine di riportarlo all'unità archivistica di pertinenza.
Struttura
- L'archivio è stato organizzato in due subfondi. Le carte di Aldo sono ripartite in cinque serie.
Carte di Nicola Baldi:
1. Verbali del socialista rivoluzionario "Filippo Corridoni" di Milano, reg. 1, 1910-1924
2. Fotografie, pezzi 119, 1922-1940
3. Altri documenti, docc. 3, 1934-1982
Carte di Aldo Baldi:
1. Comitato cittadino di Bari del Movimento sociale italiano - Destra nazionale, poi Alleanza nazionale, fascc. 5, 1984-2014
2. Candidature a elezioni amministrative, fascc. 2, 1985-1996
3. Comitato per le onoranze di Araldo di Crollalanza, fascc. 15, 1988-2016
3.1 Costituzione del Comitato, fascc. 2, 1988-1989
3.2 Corrispondenza, fascc. 6, 1995-2004
3.3 Iniziative e rendiconti, fascc. 7, 1989-2016
4. Lettere e documenti diversi, fascc. 7, 1949-2011
5. Ritagli stampa, fasc. 1, 1986-2018
Consultabilità
- Libera nei limiti di quanto disposto dal Codice per i beni culturali e del paesaggio (art. 127) e dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.