Tipologia
- Serie
Contenuto
- La documentazione rinvenuta si è presentata sostanzialmente composta in fascicoli tematici. Si tratta di documenti antichi in originale, eccezionalmente è presente qualche documento in copia o in fotocopia, consistenti in giornali, lettere e carteggi di illustri personaggi. Tali raccolte rappresentano la ricerca storica che Giovanni De Gennaro attuava muovendosi dalle radici più profonde delle fonti da consultare. Di significativa rilevanza ed interesse è il carteggio ricevuto da Nicolò Altamura (1897-1953) che contiene, tra le altre carte, lettere inedite di Gaetano Salvemini degli anni 1946 e 1947 e la documentazione che attesta la sua carica di presidente dell'Istituto per sordomuti "Apicella" di Molfetta tra gli anni 1946 e 1952.
Giovanni De Gennaro ha avuto un particolare legame con la famiglia Panunzio ed una amicizia fraterna con Enrico figlio di Giacinto e nipote di Sergio. Probabilmente, proprio da Enrico ha acquisito il carteggio della famiglia costituito dalla corrispondenza tra i fratelli Giacinto e Sergio sul dibattito storico-politico salveminiano e da altre lettere inedite di Salvemini del periodo che va dal 1911 al 1950. Sergio Panunzio nasce a Molfetta il 20 luglio del 1886 e muore a Roma l'8 ottobre 1944. Fin da giovanissimo mostra interesse per la politica militando nelle file del socialismo e dirigendo nella sua città il movimento del sindacalismo rivoluzionario. Laureato in giurisprudenza e filosofia ha insegnato a Bologna, Ferrara e Perugia (dove divenne Rettore) e poi a Roma titolare della cattedra di dottrina dello Stato. Da sindacalista rivoluzionario divenne sindacalista nazionale, poi interventista e quindi fascista. È stato deputato alla Camera nel 1924, segretario generale della Corporazione nazionale della scuola e infine sottosegretario di Stato al ministero delle Comunicazioni. Ebbe un ruolo di primo piano nella Commissione dell'assemblea legislativa per la riforma dei codici. Ha svolto una notevole attività per i problemi del Mezzogiorno sia come politico sia come pubblicista. Giovanni De Gennaro si è dedicato allo studio della figura di Sergio Panunzio elaborando diversi scritti (vedi serie "Produzione saggistica" fasc. 24) e ha rivestito il ruolo di coordinatore ad un convegno su Sergio Panunzio (vedi serie "Convegni" fasc. 8). Giacinto Panunzio nasce a Molfetta nel 1889 e ivi muore nel 1976. È stato avvocato, raffinato ed apprezzato poeta ed intellettuale. Consegue la laurea in giurisprudenza e svolge la carriera di avvocato penalista. Aderisce giovanissimo al Partito socialista e nel 1913 è segretario della Sezione molfettese. Seguace ed amico per la vita di Gaetano Salvemini, fu tra i protagonisti dell'epica campagna elettorale del 1913, e cercherà sempre, anche nel primo dopoguerra, di ricucire i contrasti ormai insanabili fra lo Storico e il partito di Turati. All'avvento del fascismo lascerà la politica e si dedicherà all'insegnamento. Allo scoppio della Grande guerra, Giacinto Panunzio aderì senza esitazioni alla scelta interventista di Salvemini. Lo scontro con i socialisti neutralisti a Molfetta e in Puglia, si fece molto aspro e senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Anche sulla figura di Giacinto Panunzio, Giovanni De Gennaro ha prodotto alcuni scritti (vedi serie "Produzione saggistica", fasc. 29). La schedatura dei documenti è stata eseguita per fascicoli tematici.
Consistenza rilevata
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Consistenza (testo libero)
- 12 fascicoli