Rotolo, Nicola

Tipologia Persona

Date di esistenza

Luogo di nascita
Castellana Grotte
Data di nascita
1925/7/20

Attività e/o professione

Qualifica
avvocato, politico

Biografia / Storia

Compiuti gli studi liceali a Conversano, si laurea in Giurisprudenza a Bari. La sua formazione politica avviene nell'Azione cattolica, nella quale ha ricoperto cariche regionali e nazionali fino al 1952. Iscritto giovanissimo alla Democrazia cristiana, ha contribuito a fondare, nel 1943, la prima sezione del partito a Castellana. Ha quindi partecipato attivamente alla campagna elettorale per le amministrative del 1946 e poi, come dirigente del comitato civico per le province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto, si è impegnato per la vittoria democristiana alle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Nel 1952 viene eletto al Consiglio comunale di Castellana Grotte e, a soli 26 anni, ne diviene sindaco; rieletto regolarmente, rimarrà sindaco di Castellana Grotte per circa 13 anni, fino al 1964.
Eletto segretario provinciale della DC di Bari dopo le elezioni politiche del 1958 (succede nella carica a Vito Lattanzio, eletto deputato), rimane in carica fino al 1963, quando viene eletto all'unanimità segretario del Comitato regionale nella riunione del 17 febbraio.
Alle elezioni politiche del 28 aprile 1963 è candidato alla Camera dei deputati nella circoscrizione Bari-Foggia, collegio il cui capolista è Aldo Moro, segretario politico del partito e fautore della politica di alleanza con il Partito socialista che porterà ai governi organici di centrosinistra. Le elezioni del 1963 vedono una relativa sconfitta della DC, che scende per la prima volta dal 1948 sotto il 40 per cento. I maggiori beneficiari di questo declino furono i liberali, strenui oppositori del centrosinistra, mentre a sinistra il PSI calò di poco e il PCI arrivò per la prima volta a conquistare poco più di un quarto dei voti: grande sconfitto delle elezioni, scrive «l'Unità», è proprio Aldo Moro.
Nella circoscrizione Bari-Foggia Nicola Rotolo non viene eletto (risulta 23° con poco più di 31000 voti), né avrà più spazio di partecipazione alle elezioni per il parlamento nazionale.
Negli stessi anni Rotolo è componente, dal 1963 presidente, della Commissione del personale della Sezione speciale per la riforma fondiaria (Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania). In seguito, la Sezione riforma fondiaria viene trasformata in Ente di sviluppo in Puglia, Lucania e Molise (dal febbraio 1970 Ente di sviluppo in Puglia e Lucania). Di questo ente Rotolo sarà vicepresidente e in seguito presidente, in sostituzione del dimissionario Decio Scardaccione. Rimane in carica fino all'elezione alla Presidenza della Giunta regionale pugliese.
Nel 1970 (I legislatura) è eletto consigliere regionale della Puglia. Apertamente appoggiato da «La Gazzetta del Mezzogiorno», è lui il candidato designato alla Presidenza della Regione. Manovre interne alla DC pugliese lo costringono a rinunciare in favore di Gennaro Trisorio Liuzzi, sindaco di Bari dal 1964 al 1970.
Rimane peraltro alla guida del Comitato regionale della DC e del suo organo esecutivo, la Giunta regionale. Alle successive elezioni regionali (1975) risulta ancora una volta secondo eletto dopo il presidente uscente, Gennaro Trisorio Liuzzi. Il 4 agosto 1975 viene eletto presidente della Giunta regionale sostenuta da una coalizione di centrosinistra della quale fanno parte la DC, il PSI, il PSDI e il PRI. Decade dunque dalla carica di segretario del Comitato regionale della DC, per incompatibilità.
La vita della Giunta Rotolo segue le alterne vicende dei rapporti tra i partiti della coalizione e degli equilibri interni del partito di maggioranza: il 26 febbraio 1976 la dimissione di due assessori socialisti determina le dimissioni dell'intera Giunta e l'apertura della crisi, che si risolverà il 6 aprile con la formazione di una nuova Giunta sostenuta dalla stessa coalizione con l'appoggio esterno del PCI, sperimentando a livello regionale la formula detta "della non sfiducia" che sarà adottata per il governo nazionale dopo le elezioni politiche del 20 giugno 1976. Il 29 settembre 1978 Nicola Rotolo è costretto a dimettersi, dopo il cambiamento degli equilibri interni della DC pugliese seguito alla morte di Aldo Moro, suo referente da sempre. Gli succede Nicola Quarta, già assessore ai lavori pubblici durante la Presidenza di Rotolo, che viene eletto il 23 dicembre 1978. Sostenuto da identica coalizione, rimarrà in carica fino alla conclusione della seconda legislatura, nel 1980.
L'attività politica di Rotolo nel partito e nelle istituzioni vede la sua conclusione con queste dimissioni. Negli anni successivi viene designato alla Presidenza della Cassa per la piccola proprietà contadina.

Archivi

Archivio conservato presso la Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano.

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