Cosimo Abate
Tipologia Fondo
Data cronica
- 1943 - 2012
Tipologia
- Fondo
Contenuto
- Abate ha conservato documenti relativi alla sua carriera politica e istituzionale oltre a documentazione della sua attività di insegnante e giornalista. L'archivio è ricco di documenti personali di stampa (periodici, riviste e quotidiani) e fotografie.
L'archivio conserva documenti personali (certificati e documenti di riconoscimento, iscrizioni, deleghe, inviti, corrispondenza); documentazione di carattere politico: tessere di partito appunti per interventi politici; interrogazioni parlamentari; proposte di legge; corrispondenza con enti e istituzioni varie; corrispondenza con uomini politici, nazionali e internazionali; bozze di articoli per i giornali di cui il soggetto produttore è stato corrispondente; quotidiani, periodici, riviste e fotografie.
Consistenza rilevata
- Consistenza (testo libero)
- fascc. 860, regg. 3
Storia istituzionale/Biografia
- Cosimo Abate nasce a Maglie (Le) il 2 gennaio 1922 da Achille e Agata Stefanelli.
Frequenta le elementari a Maglie presso la scuola "Principe di Piemonte" e il ginnasio presso il liceo "Francesca Capace". A tredici anni manifesta la vocazione al sacerdozio, che lo porterà dal 1935 al 1941 a frequentare dapprima il seminario di Otranto, dove continua gli studi ginnasiali, e poi quello di Molfetta, dove inizierà gli studi liceali senza concluderli, perché nel 1943 lascia il seminario ed è subito chiamato alle armi. Il 17 marzo del 1943 è arruolato nell'esercito. La sua vita militare si svolge tra Bari e Lecce e si conclude nel 1945 con il congedo. In questo stesso anno a Lecce consegue l'abilitazione magistrale presso l'istituto "Pietro Siciliani" di Lecce. Nel 1945 supera il concorso magistrale che lo abilita all'insegnamento presso le scuole elementari. Dal 1946 al 1950 insegna nelle scuole elementari di Sanarica, Botrugno, Poggiardo e Scorrano. Successivamente, dal 1950 al 1961, insegna presso il secondo circolo della scuola elementare di Maglie. Il 30 settembre 1950 si laurea in Pedagogia presso l'Università degli studi di Roma con una tesi di laurea in filosofia dal titolo "La critica rosminiana di Kant" discussa con i proff. Ugo Spirito e Franco Lombardi. Nel 1960 vince il concorso a cattedra in lettere e insegna dal 1961 al 1963 nelle medie statali di Maglie. Nel 1963 viene collocato in aspettativa per mandato politico parlamentare. Contemporaneamente all'attività didattica, Abate coltiva interessi per il giornalismo; insieme ad un gruppo di amici costituisce il "Circolo della stampa". In questo contesto matura un interesse particolare per il giornalismo sportivo: il 13 novembre del 1946 ottiene la prima nomina di corrispondente da Maglie per la «Gazzetta dello sport» di Milano, nel 1948 per la «Gazzetta del Mezzogiorno», nel 1949 per «Il Messaggero», nel 1950 il «Mattino d'Italia» e ancora "Momento sera", "Cinesport", "Guerin sportivo", "Giornale dell'Emilia", "Ansa". Dal 1952 è iscritto all'albo nazionale dei giornalisti pubblicisti.
Nel 1955 sposa Giuseppina Tamborino, da cui avrà due figli, Achille e Katia. Tra il 1956 e il 1958 assume la presidenza della squadra di calcio magliese. A partire dal 1951 Abate aderisce al Partito socialista italiano. Nella sua scelta socialista, Abate guarda soprattutto allo spirito riformatore e modernizzatore di Turati, nonché alle figure di Rodolfo Morandi, Pietro Nenni e Riccardo Lombardi, favorevoli al dialogo con i cattolici, al superamento del "frontismo", all'alleanza con i comunisti e all'apertura verso le forze politiche di centro, la DC in particolare. Delegato nel Congresso nazionale tenutosi a Venezia nel 1956, si schiera con la corrente riformista di Pietro Nenni, che contemplava quell'avvicinamento ai cattolici che sfocerà negli anni '60 nella nascita dapprima del governo Fanfani e subito dopo del primo governo organico di centro-sinistra sotto la guida di Aldo Moro e di Pietro Nenni come vicepresidente del consiglio. Dopo Nenni, Abate seguirà anche il nuovo segretario Francesco De Martino, ma il suo vero punto di riferimento politico sarà Giacomo Mancini. Sarà questo l'orizzonte politico e ideale di Abate in tutto il periodo di militanza attiva nel PSI fino agli anni '90 e nella politica locale come amministratore cittadino. Dal 1991 fino al termine della sua vita è iscritto allo SDI. Nel 1956 si presenta alle elezioni comunali a Maglie ed è eletto consigliere, carica che manterrà ininterrottamente fino al 1993, come capogruppo del PSI. Nel 1958 si presenta alle elezioni politiche del 25 maggio, dopo due anni di attività amministrativa come consigliere comunale a Maglie, ma non viene eletto. Nel 1960 viene eletto consigliere provinciale di Terra d'Otranto, dove risulterà primo degli eletti.
Anno fondamentale per la carriera politica di Abate è il 1963, quando viene eletto deputato nella IV legislatura, nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto. È il primo deputato socialista dal Salento. In sede parlamentare riceve l'incarico di segretario nella commissione Lavori pubblici dal 1966 al 1968, è componente della commissione Difesa dal 1964 al 1965, della commissione Pubblica istruzione dal 1963 al 1966, delle commissioni riunite IV (Giustizia) e IX (Lavori pubblici) dal 1963 al 1968. L'attività parlamentare è intensa (17 progetti di legge come primo firmatario, altri 39 come altro firmatario) ma nessuna delle sue proposte come primo firmatario diventa legge. Nel 1965 è membro della commissione speciale per gli interventi per lo sviluppo del Mezzogiorno, nel 1966 del comitato dei Nove relativo al progetto di legge n. 3150 "Catastrofe del Vajont", nel 1964 della consulta parlamentare dello sport, nel ....... del Comitato olimpico nazionale italiano. Come membro del gruppo italiano dell'Unione parlamentare, Abate è spesso all'estero in missioni di rappresentanza, visite di studio o per partecipare a convegni internazionali, è a Budapest, a Mentone, Copenaghen e Lipsia nel 1964; a Praga, in Africa, Londra e Bruxelles dal 1965 al 1967. Nel 1968 non viene rieletto, ma la competenza acquisita da legislatore gli consente di accedere a numerose cariche pubbliche e amministrative. Già nel 1965 era stato presidente del Consiglio di amministrazione dell'Ospedale "M. Tamborino" di Maglie. Nel 1972 fa la scelta travagliata di ripresentarsi alle elezioni politiche del 7 maggio, ma non viene eletto. Nel 1970 viene eletto consigliere regionale ma, per una distribuzione della presenza socialista nella regione, viene pregato dalla Direzione nazionale del PSI, segretario Francesco De Martino, di dimettersi per permettere la presenza di un rappresentante della provincia di Taranto alla Regione. Dal 13 aprile 1970 al 30 agosto 1976 è consigliere delegato, in rappresentanza della provincia di Lecce, del consiglio di amministrazione dell'ospedale "Ignazio Veris Delli Ponti" di Scorrano; dal 28 dicembre 1974 al 18 luglio 1977 è presidente del Consiglio di amministrazione dell'Istituto autonomo delle case popolari della provincia di Lecce. Dal 1980 al 1989 è componente del comitato di gestione dell'Unità sanitaria locale Le/8-Maglie, diventando vice-presidente nel 1981. Dal 1979 al 1990 è presidente del consiglio di amministrazione della società "Ittica Ugento" di Lecce con nomina del ministro delle partecipazioni statali. Nel 1979-1980 è capo ufficio stampa della presidenza della Regione Puglia, mentre nel 1980-1981 è componente del Gabinetto di Aldo Aniasi, ministro della Sanità. Dal 1988 al 1989 assume la carica di vicesindaco di Maglie con delega di assessore ai Lavori pubblici. A partire dal 1992 dedica gli ultimi anni della sua vita a riordinare il suo archivio.
Muore a Maglie il 22 novembre 2016.
Strumenti di ricerca
- Inventario a cura di Pasqua Vita Latrofa con la supervisione di Leonardo Musci (2018). Lo strumento è stato realizzato nell'ambito del finanziamento previsto dalla legge 86/2015 istitutiva del Premio di ricerca Giuseppe Di Vagno.
Criteri di ordinamento
- La struttura di ordinamento si basa sui diversi ambiti della vita di Cosimo Abate, da quella personale e professionale, presente in minima parte, a quella politica, in particolare. A ciascuno di questi ambiti corrisponde una sezione dell'inventario, definita dalle attività svolte, anche in contemporanea. Le sezioni, a loro volta, sono articolate in serie corrispondenti in larga parte alle cariche man mano ricoperte da Abate. La loro definizione deriva dalla presenza di etichette, sul dorso o all'interno dei faldoni, create appositamente da Abate nel periodo di risistemazione delle sue carte.
Struttura
- L'archivio è così articolato:
Sezione I - Carte personali (1944-2013)
Sezione II - Attività nel PSI e nelle formazioni socialiste dopo il 1993 (1946-2008)
Sezione III - Attività amministrativa (1956-1993)
Sezione IV - Attività parlamentare e candidature politiche (1958-2006)
Sezione V - Media (1943-2012)
Sezione VI - Incarichi (1970-1993)
Sezione VII - Fotografie (1948-2003)
Sono presenti alcune carte della sezione di Maglie della Federazione giovanile socialista (1961-1966).
Consultabilità
- Libera nei limiti di quanto disposto dal Codice per i beni culturali e del paesaggio (art. 127) e dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Bibliografia
- L. De Matteis, Cosimo Abate. Un socialista del Sud, Lecce, Glocal editrice, 2007.